Intervista al Dott. Pilutti su RSPP e Sicurezza
27 Agosto 2018Leadership e umiltà
29 Agosto 2018Ieri in un’azienda si è presentato il problema della possibile presenza di FIBRE ARTIFICIALI VETROSE (FAV).
Premesso che è fondamentale determinarne l’effettiva presenza, la quantificazione e la tipologia (potrebbero essere anche FIBRE CERAMICHE REFRATTARIE) con analisi e rilievi specifici, in generale si può dire che “non tutti i materiali fibrosi, se inalati, provocano gravi effetti sulla salute”, e secondo la IARC (Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro), “a parte gli amianti e le fibre ceramiche refrattarie (ed alcuni tipi di fibre per usi speciali), non vi sono elementi per classificare come sostanze cancerogene le lane minerali più comuni”.
Tuttavia, continua la relazione, “per tutta una serie di materiali fibrosi non si ha ancora una precisa caratterizzazione della loro pericolosità, poiché i fattori che intervengono nel complesso meccanismo della tossicità per l’uomo, annoverano la suscettibilità individuale, le condizioni dell’esposizione (come la contemporanea esposizione ad altri agenti tossici che possono avere un effetto sinergico, la durata e la dose espositiva) e le caratteristiche chimico-fisiche della sostanza inalata”.
si rimanda all’articolo completo per gli opportuni approfondimenti:
https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/rischio-chimico-C-33/fibre-artificiali-vetrose-gli-obblighi-la-prevenzione-dei-rischi-AR-18262/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_content=4&utm_campaign=nl20180829%2BPuntoSicuro%3A+sommario+del+29+agosto+2018&iFromNewsletterID=2046