È SOLO UN’ESERCITAZIONE

A cosa servono le esercitazioni di gestione emergenze? 

A verificare che cosa funziona, che cosa no e che cosa va migliorato.

A verificare la capacità reattiva dell’organizzazione, del personale, dei soccorsi.

Creare scenari ed anche creare situazioni impreviste anche nel corso dell’esercitazione è essenziale.

Una delle cose più importanti è la diffusione dell’informazione.

Funzionano bene le comunicazioni?

Abbiamo pensato e verificato che l’alleata e gli avvisi arrivino e siano compresi da tutti?

La funzione dei social è certamente utile, ma non garantisce la diffusione omogenea.

Bisogna quindi pensare anche a chi non è tecnologico o se ci sono guasti nelle comunicazioni.

Una cosa fondamentale però è che quando ci sono le prove e le simulazioni, ci sia partecipazione convinta, si ascolti, si frequenti, ci si interessi.

Sarebbe interessante verificare chi conosce esattamente (o anche solo approssimativamente) cosa deve fare e dove deve andare in caso di emergenza, per fare poi una statistica.

Molto spesso le prove di emergenza sono motivo di lamentela, di brontolii: “non posso fermarmi, ho un impegno, lasci che facciano tanto non servono a niente, non ho sentito, non sapevo, etc”.

Non si deve essere pronti solo per lamentarsi, ma si deve essere pronti come parte attiva perché le emergenze, quelle vere, SUCCEDONO e bisogna sapere cosa fare e cosa NON FARE.